03 abril, 2010

Más pederastia sacerdotal



Como me aburro, a veces me da por pensar en lo que desde el telediario me deja aún más hundida: los recientes casos de pederastia protagonizados por señores horrorosos vestiditos con faldas bordadas en oro (y no, no hablo de ninguna Drag Queen, porque las Drags no hacen estas cosas).

Esta sarta de tarados en activo que entran y salen de los confesionarios con superioridad moral, que se atreven a administrar el perdón (oh, my god!!!) y a imponer penitencia, que viven de mentir desde el púlpito, que predican sin dar ejemplo, que condenan el aborto, el divorcio, el sexo prematrimonial, el uso del condón, la homosexualida, entre otras majaderías, resulta que siguen haciendo de las suyas porque cuentan con el respaldo de una jerarquía, la suya, con sede en el Vaticano, que ahora debe recular porque la prensa, el cuarto poder, cada día les encubre menos.

Entre mis teorías acerca de por qué se dan estos múltiples delitos de abusos sexuales contra menores, paralela a la estadística negra sobre la cantidad de hijos de cura que da pie a refranes tipo: "este cura no es mi padre" y las violaciones a mujeres (otro capitulito muy chulo), tal y tal, se halla la que apunta que el celibato tiene mucho que ver con que se les vaya la olla. Me pregunto yo: si para un trabajo te exigen que no duermas, no comas, no respires o no cagues, ¿cuánto vas a poder ejercerlo sin morir, reventar o sufrir alguna patología?

Es un error tremendo ignorar que el sexo es parte de la vida, que el ser humano es un ser sexuado, que tenemos un sistema reproductor igual que uno respiratorio, excretor, nervioso, circulatorio..., que el sexo involucra no sólo órganos y glándulas sino emociones y afectividad; el sexo es comunicación, placer, reproducción y realización...

¿Por qué, cómo, de qué modo unos tipos de lo más corrientito, cuyo único diferencial es que estudian y divulgan un texto (la Biblia, que a saber quién y cómo se ha escrito y versionado), y que se disfrazan (o esconden) con una sotana, se van a poder librar de una pulsión que es la más fuerte que las personas podemos experimentar? Ni con hipnosis, oiga. Me consta que la mente es poderosísima pero las necesidades innatas la vencen. Siempre.

El obispo de Tenerife: 'Hay menores que desean el abuso e incluso te provocan'


Recupero un artículo donde el Obispo de Tenerife afirma que la culpa es de los niños, que consienten y hasta provocan. Me recuerda a Torrente: "¿Cómo iba yo a saber que tenía 6 años? La culpa es de los padres que las visten como putas".

No sé si seguirá mucho rato el link: nuevo caso de pedofilia en la Iglesia.

Nuovo caso di prete pedofilo in Arizona
Ratzinger avrebbe tardato a sconsacrarlo


Nuovo caso di prete pedofilo in Arizona Ratzinger avrebbe tardato a  sconsacrarlo

Il vescovo Manuel Moreno

WASHINGTON - Un nuovo caso di pedofilia in una parrocchia di Tucson è emerso oggi sui media americani. Secondo dei documenti ottenuti dell'Associated Press, la chiesa avrebbe aspettato oltre dodici anni per sconsacrare un prete americano dell'Arizona riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, nonostante sin dai primi anni novanta l'allora vescovo di Tucson, Manuel Moreno, avesse segnalato il caso il cardinale Joseph Ratzinger - il futuro Benedetto XVI - all'epoca a capo della congregazione per la dottrina della fede.

Le molestie di Padre Michael Teta ai bambini che confessava nella sua parrocchia erano cominciate negli anni 70 ma solo molti anni dopo il prete era finito sotto inchiesta e rimosso dal vescovo Manuel Moreno dal suo ministero. Ma la richiesta di rimuovere totalmente Teta dai ranghi della chiesa, giunta a Ratzinger nel 1992, è rimasta inevasa per dodici anni nonostante le ripetute richieste inviate al Vaticano del vescovo Moreno che giudicava "satanico" il comportamento del prete nei confronti dei minorenni.

Secondo i documenti in mano all'Ap, forniti dal legale di due delle vittime degli abusi, un tribunale ecclesiastico nel 1990 accertò che nel 1978 il sacerdote Michael Teta aveva abusato di due bambini di 7 e 9 anni che preparavano la prima comunione, dopo il suo arrivo nella diocesi di Tucson, in Arizona. Il cardinale Ratzinger, informato della vicenda, l'8 giugno del 1992 scrisse al vescovo Moreno assicurandogli che si sarebbe occupato del caso. Cinque anni dopo, il 28 aprile del 1997, Moreno riprese la penna. "Il caso è iniziato sette anni fa" scriveva Moreno. "La prego di assistermi in ogni modo che potrà per accelerare le procedure". Passarono però altri sette anni prima che Teta smettesse di essere prete.
La Associated Press sottolinea che i casi di abusi venivano trattati in maniera disomogenea dal Vaticano fino al 2001 quando fu proprio Ratzinger a ordinare che tutti i casi passassero attraverso la congregazione per la dottrina della fede. E cita il caso di Robert Trupia, sempre in arizona. Anche di lui si occupò il vescovo Moreno ritenendolo colpevole di abusi e lo sospese dall'incarico nel 1992, chiedendo che fosse sconsacrato; i documenti che riguardavano il caso però dovettero essere inviati alla congregazione per il clero e alla segnatura apostolica.

Moreno scrisse alla congregazione per il clero, secondo l'Ap: "Abbiamo la prova di reati contro persone che erano affidate a lui", ritenendo che Trupia potesse essere "fonte di scandali maggiori in futuro" . Il caso approdò nell'ufficio di Ratzinger. Il 10 febbraio 2003, Moreno scrisse all'allora cardinale; il giorno prima un giornale locale aveva pubblicato un articolo su Trupia che guidava una mercedes e viveva in un condominio vicino Baltimora. Moreno scrisse che Trupia era "un enorme fattore di rischio per i bambini e gli adolescenti che potrebbero entrare in contatto con lui". Non si sa se Ratzinger rispose.

Moreno si ammalò di Parkinson e di cancro alla prostata; papa Giovanni Paolo II approvò il suo pensionamento anticipato. Su Trupia però Moreno scrisse ancora in Vaticano e del caso si occuò anche il suo successore, il vescovo Gerald Kicanas. Trupia fu sconsacrato nell'agosto del 2004.


Feliz Semana Santa. Enjoy your torrijas and procesiones.

Añado aquí mismo un megahallazgo que por cierto suscribo al 100% (porque a mí también me jode no haberlo escrito yo), cuya denominación de origen es Abel Arana, de quien soy fan incondicional forever and ever.


Y una más: El número dos del Vaticano vincula pedofilia y homosexualidad. Ver: El País.
"Muchos psicólogos y muchos psiquiatras han demostrado que no hay relación entre celibato y pedofilia, pero muchos otros han demostrado, me han dicho recientemente, que hay relación entre homosexualidad y pedofilia", ha afirmado el número dos del Vaticano. "Esto es verdad, éste es el problema", ha subrayado tras inaugurar, como invitado, la 99 Asamblea Plenaria de la Conferencia Episcopal de Chile, que concluirá el viernes.

No hay comentarios: